PAGLIOLO E CHIGLIA CON ELEMENTI PNEUMATICI AD ALTA PRESSIONE E POPPA IN COMPOSITO (ZODIAC FASTROLLER)I "puristi" degli smontabili hanno subito accolto con interesse e benevolenza l'avvento dei materassini gonfiabili ad alta pressione che costituiscono la nuova ossatura del battello che elimina in un colpo solo tutte le parti rigide con l'unica eccezione della tavola di poppa realizzata in un resistente materiale composito esente da manutenzione.
Se assumiamo che lo spirito proprio di uno smontabile è dato dalla sua massima leggerezza che agevola il trasporto e l'estrema semplicità e velocità nel montaggio/smontaggio per allungare di un'oretta la nostra escursione giornaliera in mare, dobbiamo valutare positivamente questa innovazione che riduce il battello ad una sorta di palloncino che gonfiamo senza compiere alcun'altra manovra, montiamo sulla sua poppa il fuoribordo da guidare a barra e voilà...! il battello è bell'e pronto per prendere il mare.
Al ritorno sgonfiamo il palloncino, lo arrotoliamo attorno alla poppa e lo riponiamo in un'unica sacca dalle dimensioni di una valigia non più pesante di 40kg.
Com'è stato possibile questo "miracolo"?

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Pagliolo e chiglia ad alta pressioneSi tratta di un materassino in tessuto, spesso 4cm, al cui interno sono fissati migliaia di filamenti in nylon ancorati da faccia a faccia contro le due pareti interne. Una volta gonfiato ad una pressione di 0,8atm esso diventa molto rigido ed è in grado di assolvere pressoché alle stesse funzioni di un pagliolo rigido in legno o alluminio.
Solidale ad esso c'è un secondo elemento sagomato, fatto allo stesso modo, che viene posto in coltello per assolvere alle stesse funzioni di una chiglia rigida o pneumatica denominata ActiV dal costruttore.
Come visibile nella foto sopra entrambi gli elementi sono collegati con un tubo che fa capo a valvole fisse posizionate sotto il piano calpestio. Sarà cosi possibile gonfiarli simultaneamente da un'unica valvola posta a proravia sopra quello stesso piano.
Ma quali sono le prestazioni di questo innovativo battello confrontato con quelli tradizionali?La mia diretta esperienza di utilizzatore di un fastroller di 3,25m mi consente una valutazione oculata che posso confrontare coi numerosi battelli tradizionali posseduti in passato.
PRINCIPALI VANTAGGI
Il paglioloIl materassino che costituisce il pagliolo, è realizzato in un unico elemento sagomato che segue il perimetro interno del gommone nel punto in cui il tubolare si unisce al telo della carena. La sua superficie martellata garantisce un discreto "grip" per evitare di scivolare anche quando vi camminiamo sopra coi piedi bagnati.
Gonfiato alla pressione d'esercizio di 0,8atm ho provato a caricare tutto il peso dei miei 93kg su di un unico tallone sulla sua superficie generando uno schiacciamento di non oltre un paio di cm.
Tutto sommato può considerarsi piacevole l'uso di questo elemento il quale, pur conservando la sua rigidità, è pronto ad ammortizzare un urto violento contro di esso ad esempio qualora scivolassimo dal tubolare.
L'altezza della chiglia ActiV è di 22,5cm.La chigliaLa chiglia, dello stesso materiale e spessore del pagliolo, si sviluppa da prora a poppa per circa 2/3 del battello. Solo l'ultimo terzo fino alla poppa resta completamente piatto ed il telo della carena aderisce completamente alla superficie opposta del pagliolo.
Essa è sagomata per formare una bella ruota di prora il cui punto più alto misura 22,5cm. Dal momento che detta altezza e spessore sono equivalenti a quella dei migliori chiglia rigida, possiamo concludere che la stellatura della "V" di prora è perfettamente raffrontabile a quella di quei battelli.
Ci tengo a sottolineare come, anche negli impatti più violenti sul mosso, la chiglia non può schiacciarsi e fende le onde con la stessa efficacia dei chiglia rigida. L'unica differenza rispetto a quest'ultima è data dall'ultimo tratto della carena a poppa che resta piatta, ma come ho spiegato più sopra, non vengono affatto a scadere le prestazioni di morbidezza in navigazione.
Sottolineo infine che, trattandosi di aria compressa, questa non determina alcuna memoria dell'incurvatura del piamo del pagliolo pressato sul suo centro longitudinale dalla chiglia come invece avviene nei gommoni col pagliolo in legno (l'alluminio è un po' più stabile).
PRINCIPALI SVANTAGGI
Il confronto con un equivalente battello a pagliolo e chiglia rigida evidenzia un consistente maggior peso di questi ultimi i quali determinano una maggiore pressione della prora sull'acqua che attutisce meglio gli impatti contro le onde (momento di inerzia). Un fastroller - data la sua estrema leggerezza - tende a sollevare maggiormente la prora sulle onde.
Questo aspetto negativo è facilmente aggirabile e risolvibile semplicemente spostando il carico più pesante degli accessori più verso prora (tra cui il serbatoio benza, ancora con catena ecc.).
L'accoppiata pagliolo/chiglia gonfiati a 0,8atm, pur essendo molto rigidi, non riescono a tendere il telo di carena con la stessa forza dei chiglia/pagliolo rigidi.
Negli impatti più violenti avviene che le pareti ai lati della chiglia si flettano un po' senza tuttavia inficiare l'azione fendente della chiglia che resta stabilmente rigida. Anzi, si ha l'impressione che queste deformazioni/flessioni abbiano l'effetto di assorbire meglio l'energia cinetica prodotta dagli impatti.
Per la stessa ragione questa struttura pneumatica mal si presta a mantenere stabile la sua forma nei battelli oltre i 3,20-3,30cm. Già nella massima misura prodotta di 3,60m, con mare formato, si evidenziano fenomeni di deformazione/ondulazione del pagliolo e torsioni sull'asse longitudinale.
Tutto ciò non compromette tuttavia le prestazioni del battello che restano ottime e si arriva ad abituarsi a quel comportamento un po' "ballerino".
Lo spessore di 4cm del pagliolo riduce un po' l'altezza dello spazio interno fino al culmine dei tubolari. Ci si fa presto l'abitudine fino ad apprezzare la caratteristica che il battello all'ormeggio col tappo aperto è autovuotante statico perché il piano superiore del materassino è un paio di cm. più alto della linea di galleggiamento.
Infine va menzionata l'innegabile vulnerabilità del tessuto gonfiato rispetto ai materiali rigidi. Questo richiede uno "stile d'uso" del gommone che eviti il contatto di oggetti contundenti che possano bucare il materassino mettendo in crisi l'intera struttura portante del gommone.
(continua)