Approfittando della pausa invernale e dell’esperienza fatta sul carrello dell’M90 ho deciso di “tirare a nuovo” il carrello del Flyer. Considerando che la sospensione della revisione dei carrelli può aver fatto “trascurare” a qualcuno la cura di un mezzo da cui dipende la sicurezza non solo del gommo ma anche nostra ho pensato di mettere a disposizione del Forum un piccolo “tutorial” che può tornare utile sia agli amanti del “fai da te”, sia a coloro che dovranno incaricare un meccanico di effettuare la manutenzione. Mentre è abbastanza facile trovare un meccanico in grado di “rifare i freni” a tamburo del carrello, può invece presentare qualche difficoltà trovare un meccanico che conosca bene il carrello Ellebi ed il suo freno inerziale (cioè azionato in fase di frenata dalla massa stessa del carrello).
Per questo motivo (e anche per non rendere troppo pesante la lettura del post, ho deciso di “saltare” la parte relativa ai freni a tamburo imho abbastanza semplice (già trattata in precedenza per l’Ellebi 860) per documentare fotograficamente la corretta collocazione dei leveraggi e degli “organi elastici” che costituiscono il comando “inerziale” dei due freni.
Il carrello è uno dei più diffusi: Ellebi LBN1220 con peso massimo complessivo a pieno carico di 1500 Kg.
Questi sono quelli che ho definito come “organi elastici” del carrello, come tali sono quelli più soggetti all’usura del tempo e del carico:
Senza fare un trattato sul funzionamento del freno ad inerzia dirò che i freni a tamburo vengono azionati attraverso il movimento di un organo chiamato repulsore

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che si muove azionato dalla massa del carrello che agisce sull’occhione di aggancio ogni qualvolta si azionano i freni dell’auto. Questa azione avviene attraverso un leveraggio. Nella foto che segue si vede la leva con imperniato su un braccio il tirante del freno e l’altro braccio che si inserisce in una fessura nel longherone,

- Leveraggio freno inerz.jpg (112.24 KiB) Visto 4676 volte
con le direttrici di azione del repulsore (interno al longherone) e del tirante del freno (esterno) Il rientro in posizione di riposo (freni del carrello rilasciati) avviene sotto la spinta di una molla ad aria che è quella indicata dalla legenda nella foto degli organi elastici e che, compressa in fase di frenata, riporta indietro il repulsore quando auto e carrello sono fermi ovvero quando si annulla la differenza di velocità tra auto e carrello.
Come già detto il repulsore è solidale all’occhione da un lato ed alla molla ad aria dall’altro. L’altra estremità della molla ad aria è invece solidale con il longherone principale del carrello. In teoria dovrebbe essere tutto chiaro ma in pratica, in fase di rimontaggio, è molto facile sbagliarsi, rendendo inefficace il sistema. Per questo motivo ho fotografato la posizione corretta di rimontaggio dei diversi organi che concorrono alla frenata. Per mia comodità di lavoro ho smontato il longherone principale del telaio del carrello che contiene il repulsore e l’ho appoggiato capovolto su due cavalletti. Ed ecco come si presenta:

- Longherone 1.jpg (91.42 KiB) Visto 4676 volte
Una volta smontati i 4 bulloni lunghi verticali all’inizio del longherone (2 tengono in sede la staffa di supporto del ruotino) vanno sfilati dalla loro sede il repulsore ed i due supporti in pvc che ne costituiscono i cuscinetti di scorrimento.
Chi ci dovesse provare si troverà di fronte ad una inaspettata difficoltà: il supporto posteriore non si riesce a sfilare. Il motivo risiede nella sporgenza all’interno della faccia laterale dx del longherone (che, in fase di smontaggio, fa da guida ai supporti in pvc del repulsore) delle teste dei rivetti utilizzati per fissare la targhetta in alluminio con la matricola del carrello.
Morale: per poter sfilare i supporti è necessario con un trapano ed una punta di diametro adeguato asportare le teste dei rivetti e, quindi smontare la targhetta.

- Targhetta matricola1.JPG (99.93 KiB) Visto 4676 volte
Prima del rimontaggio è consigliabile intervenire sul supporto posteriore del repulsore per creare una fresatura longitudinale che eviti la predetta interferenza con le teste dei rivetti riposizionati per rifissare la targhetta.
Avendo inizialmente forzato l’estrazione del supporto in pvc ho utilizzato la traccia impressa su di esso dal rivetto:

- Supp post repulsore1.JPG (84.71 KiB) Visto 4676 volte
per ricavare un canale in corrispondenza della testa del rivetto che ne evitasse l’interferenza durante i successivi smontaggi. Per farlo ho utilizzato una raspa a sezione circolare di piccolo diametro, poi una limetta sempre a sezione circolare finendo con carta smeriglio da 400 bagnata con acqua. Questo è il risultato:

- Supporto post repulsore 3.JPG (85 KiB) Visto 4676 volte
Corretta collocazione repulsore in fase di rimontaggioPer chiarezza di esposizione chiamerò
testa della molla ad aria del repulsore la parte grossa (il cilindro) e
piede della molla ad aria del repulsore la parte sottile (pistone)

- Molla rep 2.jpg (108.2 KiB) Visto 4676 volte
Come si osserva in questa foto
presa dalla parte posteriore interna del longherone principale, la molla ad aria va collocata con il “piede” verso dietro, attraversato dal bullone che lo rende solidale con il corpo del longherone, mentre la testa viene fissata al repulsore con un bullone posto nel foro centrale, evidenziato in questa foto.

- Fisstesta molla.jpg (270.36 KiB) Visto 4676 volte
Spero di essere stato sufficientemente chiaro. In caso di dubbi sono a disposizione per ulteriori spiegazioni.
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Di fronte al mare cogliamo la nostra vera dimensione