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TUTORIAL - Traina con artificiali

Tecnica storica del Mediterraneo da quella costiera a quella d’altura. Dalle prede classiche di dentici e ricciole sino alle nuove frontiere oramai comuni come il tonno.

Moderatore: lupo.lesso

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lupo.lesso
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Iscritto il: 13 giugno 2023, 11:11
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TUTORIAL - Traina con artificiali

Messaggio da lupo.lesso »

breve accenni sulla tecnica di pesca per dare modo a chi si approccia per la prima volta, di avere un idea di cosa si stia parlando..


Per catturare piccoli pesci (occhiate, sugarelli, barracuda, aguglie ect..) basta disporre di un’attrezzatura intorno alle 6-8 libbre oppure delle semplici ed economiche canne telescopiche della lunghezza di 2,4-3,5 mt pescando a galla o con l’ausilio di piombi a sgancio rapido da 200 o 300 gr, per far scendere l’esca di qualche metro.
Le esche più utilizzate sono piccoli minnow dai 5 ai 7 cm, piccoli cucchiaini della stessa misura o piumette, trainate a 3,5 nodi a circa 40-50 metri dall’imbarcazione.
A seconda della grandezza dello specchio di poppa e dell’abilità del pescatore è possibile filare in acqua dalle 2 alle 4 canne. Si cerca di trainare su sbalzi di fondale ed in prossimità delle punte costiere, in genere su una batimetrica dai 15 ai 35 mt.
Se invece il nostro obiettivo è cercare pesci di media taglia come spigole, dentici o palamite l’attrezzatura deve essere compresa fra le 12 e le 20 libbre.
Essendo una pesca di ricerca praticata principalmente sui bordi delle secche, è necessario avere molta costanza e possedere molta dimestichezza con le varie tecniche di affondamento.
Le esche maggiormente utilizzate sono minnow tra i 9 e i 14 cm. In commercio ne esistono a centinaia, ma data la difficoltà di catture degli ultimi anni, è bene orientarsi sui modelli più affidabili (anche se questo significa spendere qualcosa in più).
La maggior parte sono dotati di paletta autoaffondante che consente loro di “scendere” già di qualche metro senza l’ausilio di alcun piombo.
L’assetto tradizionale prevede l’utilizzo di due canne, una con esca vicina al fondo e una a mezz’acqua.
LE TECNICHE DI AFFONDAMENTO
Le tecniche di affondamento con esche artificiali sono le seguenti:
1. con lenze autoaffondanti (dacron piombato e monel)
2. con piombatura frazionata (con piombi a sgancio rapido)
3. con downrigger (affondatore a palla di cannone)
1) le lenze autoaffondanti consentono di affondare le esche senza l’ausilio di pesi da aggiungere, in quanto le lenze stesse impiegate sono già “pesanti”.
Il dacron piombato ha un’anima interna di piombo rivestita da una guaina in tessuto esterno morbido che cambia colore ogni 10 mt e affonda circa 65 cm ogni colore (cioè ogni 10 mt).
Consente di pescare bene nei fondali compresi tra i 7 e i 12 mt.
Il monel è invece una lenza metallica, un po’ meno pratica del dacron, che consente di affondare circa 1 mt ogni 10 mt.
Consente di pescare bene nei fondali compresi tra i 10 e i 20 mt.
È fondamentale capire che la capacità di affondamento dei due sistemi può variare in funzione della velocità di traina, corrente ed esca utilizzata.


2) la piombatura frazionata consente di affondare le esche interponendo lungo la lenza piombi di diverse grammature.
Ha due vantaggi rispetto alle lenze autoaffondanti:
a) consente di pescare anche su fondali bassi in quanto l’affondamento sarà dato solo dal potere affondante dell’esca artificiale utilizzata;
b) una volta tolti i piombi, è possibile recuperare la preda senza alcun peso sulla lenza.
Di contro è necessario dire che è necessaria molta pratica per affondare in modo preciso.
3) il downrigger consente di pescare a notevoli profondità con buona precisione e con il vantaggio di recuperare il pesce senza alcun tipo di zavorra sulla lenza. Di contro è necessario premettere che uno strumento abbastanza costoso e ingombrante e si è dimostrato leggermente meno catturante dei precedenti, in quanto probabilmente il grosso piombo (da 1 a 5 kg) utilizzato è in grado di “allarmare” i predatori più sospettosi, priva dell’arrivo dell’esca.
qwerty
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Re: TUTORIAL traina con artificiali

Messaggio da qwerty »

Bello
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