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Le carene dei nostri gommoni : Tutto sulle caratteristiche ed i comportamenti delle carene plananti. Assetto del gommone, attaccatura tubolari , Scafi in genere, flaps .
Mi ricordo ai tempi delle prime vetroresine sui Bat, ( all'epoca ero passato a una barca in vetroresina e quando espressi a Sanzone e al povero Attilio di cambiare e ritornare al gommone mi meravigliarono con l'offerta di ritirare la mia vetroresina ed erano felici ), solo dopo 2 anni mi spiegarono che a loro serviva tagliare la mia vetroresina ( avevano tenuto nascosto il motivo ) per capire gli spessori dello specchio di poppa ( per non avere problemi di crepe ) e la carena poppiera in quanto non potevano cannare il nuovo progetto, ( il famoso Pacific ) mentre io ero tornato felicissimo alla Bat con l'ultima versione del Mustang 7 ( negli anni successivi con le vetroresine molti utenti di varie marche riscontravano il difetto di avere in navigazione più o meno un tubolare più immerso dell'altro senza capire l'effetto evolutivo dell'elica ) cosi incolpavano chi aveva tagliato e incollato i tubolari, personalmente mi ricordo bene di un mio amico con un gommone giallo giallo che imprecava sempre su chi gli aveva incollato i tubolari a suo dire storti
Ringrazio anch'io Akes per la chiarissima spiegazione. se non ho capito male quindi il fenomeno (peraltro transitorio) scocca quando l'estremità dei pattini interessati emerge in conseguenza della forza di portanza dovuta a quella particolare velocità. Chiedo quindi ad Akes: se Memobon volesse verificare sperimentalmente l'origine del fenomeno (magari per intervenire con modifiche alla conformazione dei pattini stessi allo scopo di eliminarlo) disponendo verso poppa un adeguato carico di zavorra, questo si opporrebbe alla forza di portanza spostando a valori superiori agli attuali la velocità in cui il fenomeno si verifica?
In merito alla ventilazione in virata, sempre dovuta all'effetto del pattino (interno) oltre che riducendo la velocità (operazione che comunque il pilota dovrebbe fare rispetto al full throttle del rettilineo) non potrebbe essere d'aiuto l'ausilio del power lift o almeno del trim per migliorare la presa e quindi la spinta dell'elica?
Se non erro abbassare leggermente il trim rispetto alla posizione "di rettilineo" dovrebbe anche consentire di abbassare un pò la prua (e, sfruttando le sezioni di carena più affilate diminuire lo scarroccio) per stringere di più la boa diminuendo il raggio della curva.
scusate, partito il messaggio
dicevo : ieri fatta gara, mare con onda bassa ( 30/40 cm ) ma con una frequenza cortissima , irregolare e soprattutto da varie direzioni ,causa circuito abbastanza corto , quindi si prendevano anche le onde di scia delle barche che passavano dal lato opposto ; in questi casi, posso garantire che la barca lunga e' la soluzione che paga, assai di piu, perche' permette di tenere media molto piu elevata
io ho cambiato completamente l'assetto della barca , ovvero sono partito con 20 kg di zavorra davanti al navigatore , con serbatoio pieno, elica abbastanza corta e con il trim siamo stati nella condizione di non metterci a " volare " per aria
avevo calcolato che tra inizio e fine gara, il baricentro mi si spostava in avanti di circa 4 cm ; non so di quanto si sia spostato effettivamente, ma certo e' che si e' spostato, l'ultimo giro la barca era un po piu dura e un po piu seduta, sta di fatto che abbiamo tirato abbestia, sbagliato penso pochissimo, certamente la migliore gara che ho fatto fino ad adesso
in curva riuscivo a girare strettissimo, mangiavo 30/40 mt di percorrenza a tutti, pelavo le boe che era un piacere
naturalmente il lato negativo era che avevo una velocita' di punta molto piu bassa ( 100 km/h in pacca, non di piu) ma la media e' stata sui 95 km/h in quanto le curve le facevo praticamente a canna
il ragazzo con il Nimbus ha voluto provare una nuova elica nelle prove libere ( Bravo 1 da 4x24 ) elica con molto grip che spinge forte fin da subito e che alza molto la poppa ; la barca gli ribaltava tanto , al punto che, sui 75/ 80 km/h gli toccava mollare perche' aveva la barca del traverso ....
montato la solita mia elica Yamaha 3x24 che conosce bene ed e' entrato in gara ( tra fine prove libere e gara, sono passate 2 ore ..) ; l'ha portata a termine, ma con tante difficolta' dovute al fatto che il ribaltamento, pur mitigato c'era ancora tanto, quindi c'era da farsi del male
essendo la prima gara ( conclusa) e' comunque un buon risultato
oggi noi siamo venuti a casa, mentre loro sono rimasti a provare a Chioggia
nell ordine :
cambiato piede, hanno montato un mio piede di scorta, con prolunga bobs e con pinna piu lunga e grande ,per vedere se magari la cosa poteva aiutare ; provato, effetto praticamente uguale se non un pelo piu di direzionalita'
ri tirata su la barca, controllato il centraggio del motore che e' montato su lift manuale
in pratica in un salto si e' sgranato il filetto di ottone di una boccola, il motore era inclinato ( cosa che in acqua non riesci a notare, sul carrello invece si ..) ; riportato il motore a zero, ovvero centrato sulla mezzeria della barca , messi degli spessori sotto al lift per evitare che si svergolasse e, li ho appena sentiti, la barca adesso sulle onde va via piatta, sono arrivati a 90 km/h circa ,quindi passando la velocita' critica di sbandamento teorico (oltretutto gravati dal fatto di essere su in 3 in quanto c'era su anche il meccanico ) e la barca sente anche lo spostamento dei pesi quindi la cosa era principalmente dovuta ad un disassamento di qualche grado del motore rispetto al suo corretto posizionamento
questo e' quanto
@black
l'uso comune , certo mio, ma non dubito di tanti / tutti quelli che corrono con me, e' questo
arrivi sulla boa, butti giu il trim e cavi l'acceratore , la barca si siede ed entri in curva, intanto che sei in percorrenza, se la carena tiene ,piano piano alzi il trim in maniera che fuori boa il motore sia libero e spinga al meglio ; se salti troppo stai li e l'operazione la fai dopo ;
se hai il powerlift usualmente usi quello e non usi il trim se non per piccole correzioni
se hai anche i flap, prima di entrare in curva tiri su quello interno
naturalmente essendo su in 2 non puoi fare tutto da solo
nel nostro caso sia mio che del ragazzo con il Nimbus, il pilota ha in mano volante e accelleratore ,il navigatore ha in mano il trim
in altri casi, il pilota ha in mano solo i volante e accellatore / trim li fa il navigatore
se va in ventilazione , cosa che e' praticamente normale in quanto si salta tanto , te la becchi e vedi di parzializzare con l'accellaratore che a seconda di come lo usi, scompone o ricompone l'assetto della barca
@Black
si, se piazzi una zavorra , la forza peso si oppone alla portanza e a parità di velocità hai più immersione, quindi il fenomeno verrebbe "posticipato". Però aumentando il peso aumenti anche la resistenza, quindi meno velocità massima a parità di HP, e "schiacciando" il fondo della barca sull' acqua aumenti anche le pressioni negative, rimandando quindi il fenomeno ma che si potrebbe rimanifestare in maniera più accentuata
@Memo
Complimenti per la gara innanzitutto , dal racconto si sente il rumore del 2 tempi fino a qui
Sicuramente il motore "storto" accentua l' inclinazione. Però ciò non farebbe il paio con quanto succede anche negli altri Nimbus, che presentano come hai detto lo stesso fenomeno, nè col fatto che si manifestava a una certa velocità per poi scomparire a velocità maggiore; certo è probabile anche che le cause permangano ma con un motore non perfettamente centrato venissero amplificate di brutto
Era successo anche a me tantissimi anni fa, Evinrude 25 hp montato su Boston 13, a forza di uscire a saltare con mare agitato, il motore si era storto da un lato, probabilmente per il cedimento di una boccola ma sta di fatto che la barca tirava tantissimo a sinistra, in accelerazione poi si vedeva il gambale con la barra che tirava da una parte e la calandra dall' altra Io ero adolescente e quindi non ho mai fatto diagnosi o tentativi di risoluzione, fatto sta che era storto visivamente nè mai meccanico negli anni a venire risolse il problema , quindi pace, amen , e la stortura rimase fino alla rottamazione.
Akeswins ha scritto: ↑12 ottobre 2025, 18:33
@Black
Era successo anche a me tantissimi anni fa, Evinrude 25 hp montato su Boston 13, a forza di uscire a saltare con mare agitato, il motore si era storto da un lato, probabilmente per il cedimento di una boccola ma sta di fatto che la barca tirava tantissimo a sinistra, in accelerazione poi si vedeva il gambale con la barra che tirava da una parte e la calandra dall' altra Io ero adolescente e quindi non ho mai fatto diagnosi o tentativi di risoluzione, fatto sta che era storto visivamente nè mai meccanico negli anni a venire risolse il problema , quindi pace, amen , e la stortura rimase fino alla rottamazione.
a quei tempi le boccole di supporto motore erano di un materiale che assomigliava alla bachelite capitava che si frantumavono ( marrone scuro, traslucida ),su un 40 me se ne ruppe uno e il motore era alla fine supportato dall'altro lato e dai tamponi in gomma sul gambale
@ Memobon:
Il tuo amico con il Nimbus che ha provato la Bravo 1 da 24" di passo (sicuro sia una Bravo 1? a me risulta che col passo sono tutte superiori a 26") dovrebbe, visto il problema con la coppia di rovesciamento tenere d'occhio nella scelta oltre al passo sopratutto il diametro delle eliche che prova. Infatti la coppia di rovesciamento è tanto maggiore quanto maggiore è il diametro e la Bravo 1 è un discreto padellone da 15" 3/4 (393,75 mm.) : spinge forte ma rovescia altrettanto! La Yamaha tripala da 24" adottata in precedenza evidentemente (se conoscessi il modello potrei controllare) ha un diametro inferiore e, quindi "rovescia" meno.
Imho nella scelta racer non è sbagliato adottare eliche quadripale che anche in condizione limite di ventilazione mantengonono una presa più uniforme rispetto alle tripale che ingenerano una spinta più intermittente e che, specie quando si viaggia con pochissima carena in acqua, può ingenerare vibrazioni fastidiose o, addirittura, serpeggiamenti nell'avanzamento.
Io fossi in lui preferirei provare una quadripala Mercury Trophy Plus da 13" 1/4 (331,25 mm) x 24" che forse potrebbe essere adatta anche sul tuo Bernico 21.
@black
nell ordine
l'amico usa quello che ha .... le eliche ,specialmente nei passi lunghi, sono sono facilissime da recuperare ; ha trovato la Bravo ad un prezzo che ritengo corretto( e' nuova ) mi ha chiesto consiglio e gli ho detto di comprarla, anche perche' di eliche non ne ha ....
la yamaha era in origine una 3x23 M2 la serie non la ricordo, Ø14,5 ; ho speso piu soldi a farla modificare che a comprarla, nel senso che Tecnoelica me l'ha presa in mano 3 volte ; prima per allungarla (24,2 di passo ) , poi per scaricarla un pelo e poi per dargli cup ; sta di fatto che non e' l'elica migliore al mondo, ma , provata su 4 scafi differenti ( compreso un progetto di Akes), con peso da 700 a 1100 kg e' un elica che in un modo o nell altro il suo mestiere lo fa, ovvero buona spinta e buona velocita' ; la uso oramai come termine di paragone ,tanto per capire dove andare a parare, non so se mi spiego ; tra l'altro la Bravo era montata su un Nimbus e le prestazioni / feed erano buoni
pure io sono per la quadripala, infatti io sul Bernico ho avuto ( e ho ancora) le maggiori soddisfazioni con delle Stiletto 4 pale , passi 21/22/23 , sono piccoline di Ø ( 13,75 mi pare ) e hanno anche il tubo piccolo ; sulla mia ho provato 2 x hidromotive ( non mie, non mi piacciono particolarmente )1x yamaha 3x stiletto 2 x chopper +1x cleaver ( tutte mie ,le Stiletto sono quelle che vanno meglio) ; un paio di laser di cui una mia e con le quali ho ottenuto la velocita' maggiore ( 115 km/h in fiume, aiutato dalla corrente ed eventuale difetto di gps. ,ma tanto non mi serve a nulla se non a raccontarlo al bar...) ,un paio di Bravo 4pale da 24 e 26 ,non mie ,e facilmente qualcosa di altro ; sul Nimbus abbiamo provato le stesse eliche tranne le Bravo e Hidro in quanto non mie ,quella che va meglio e' la yamaha ; ha provato anche una simil Hidro ( ovvero una artigianale in prestito) che va molto bene ma non la vendono.... quindi un passo alla volta si prova a vedere cosa ci si cava fuori
@ Akes
il team per il quale corriamo, si chiama Nimbus Racing team , viene da se' pensare che sia un club di Nimbus, infatti ci sono una decina o forse piu, di ragazzi che ce l'hanno, motorizzato in vari modi sia entro che fuoribordo, con potenze dai 200 ai 350/400 cv, e tutti sono collaborativi, quindi nel week end e' stata sviscerata anche l'annosa questione della barca di Simone che ribalta un po ; sono uscite varie soluzioni, in ordine sparso : traslare tutto il motore di 3 cm , ovvero riforare lo specchio, spostare i pesi, montare dei compensatori ( tipo i freni zipwake che usi tu ), ma fissi ; tappare la parte terminale della carena che adesso e' appena conica, insomma ogniuno ha sperimentato a modo suo , pare che buonaparte abbiano ottenuto dei risultati ; sta di fatto che in gara di Nimbus ce ne sono 2 ( uno e' di un altro team ) , le altezze di installazione e pesi, sono abbastanza similari , l'altro monta un 3000 cc da 225 cv e va un pelo piu forte, ma di base pure lui, denuncia un po di ribaltamento
la yamaha era in origine una 3x23 M2 la serie non la ricordo, Ø14,5
Come Volevasi Dimostrare, il diametro più piccolo riduce sensibilmente il problema della coppia di rovesciamento.
pure io sono per la quadripala, infatti io sul Bernico ho avuto ( e ho ancora) le maggiori soddisfazioni con delle Stiletto 4 pale , passi 21/22/23 , sono piccoline di Ø ( 13,75 mi pare ) e hanno anche il tubo piccolo
. Il tubo piccolo è un plus, infatti a parità di diametro con un mozzo di diametro minore si ha una superficie attiva delle pale maggiore, quindi maggiore spinta con un più contenuto effetto della coppia di rovesciamento e maggiore facilità nel prendere i giri del motore essendo la risultante della spinta (pur consistente) applicata in un punto a distanza inferiore dall'asse di rotazione (momento resistente = Forza resistente x braccio).