In realtà essendo dei correttori di assetto hanno un principio di funzionamento diverso da quello delle sospensioni a comando elettronico delle auto che devono intervenire sulla singola sollecitazione impressa da un'irregolarità dell'asfalto. Lo scopo in questo caso imho è quello di rendere più efficace l'avanzamento del battello in termini sia di comfort che anche di potenza assorbita. Quando la superficie acquea è appena increspata tenderà a sollevare la prua per diminuire la superficie bagnata e, quindi aumentare la percorrenza diminuendo i consumi di carburante a parità di distanza. In presenza di onde farà il contrario allo scopo di migliorare il comfort a bordo, ovviamente a scapito dei consumi rispetto alla condizione calma piatta ma migliorandoli comunque rispetto ad un intervento manuale sui correttori di assetto che si affida alle sensazioni del timoniere e non a dati esatti sulle accelerazioni verticali e laterali impresse allo scafo dal movimento ondoso (e anche dalla velocità richiesta dal timoniere con l'azione sul gas).Però le sospensioni attive hanno minuscole eletttrovalvole che passano da aperto a chiuso in millisecondi ... non ho capito con che velocità funzionano i Seakeeper o zipwake, riescono ad adattarsi alla singola onda .
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Lo stato dell’arte dei correttori di assetto
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Re: Lo stato dell’arte dei correttori di assetto
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Re: Lo stato dell’arte dei correttori di assetto
@ bon_scott
da ignorante non capisco l'uso del trasduttore con gli zipwake.
Il cuore è installato a bordo (poppa) da li vanno i cavi in console per il pannello di conrollo e dallo specchio di poppa escono 2 cavi che controllano le 2 unità.
Se sabato vado dalla barca ci faccio un paio di foto.
da ignorante non capisco l'uso del trasduttore con gli zipwake.
Il cuore è installato a bordo (poppa) da li vanno i cavi in console per il pannello di conrollo e dallo specchio di poppa escono 2 cavi che controllano le 2 unità.
Se sabato vado dalla barca ci faccio un paio di foto.
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Re: Lo stato dell’arte dei correttori di assetto
Sono d'accordo, il sistema lavora sull'assetto inseguendo una posizione ottimale, anche perché il battello ha una inerzia tale che le due piccole pinne non potrebbero cambiarne le accelerazioni in maniera istantanea.Blackfin ha scritto: ↑9 dicembre 2024, 10:36 In realtà essendo dei correttori di assetto hanno un principio di funzionamento diverso da quello delle sospensioni a comando elettronico delle auto che devono intervenire sulla singola sollecitazione impressa da un'irregolarità dell'asfalto. Lo scopo in questo caso imho è quello di rendere più efficace l'avanzamento del battello in termini sia di comfort che anche di potenza assorbita.
...poi però per vendere ne dicono tante... ... 100 movimenti al secondo ... campionamento a 1kHz...
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Re: Lo stato dell’arte dei correttori di assetto
Qui mostrano la sequenza di montaggio, chiarisce il discorso delle forature ...
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Re: Lo stato dell’arte dei correttori di assetto
Credo sia utile a chi è interessato all'argomento sapere che esiste anche una "via italiana" tra i correttori di assetto, con i vantaggi in termini di acquisto e assistenza che ne derivano. Più di mille parole valgono le immagini:
https://youtu.be/HxP7q0sm5T8?si=SIi4tNmm12NTTIap
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Re: Lo stato dell’arte dei correttori di assetto
Nel video si vede come si muovono a 40mm/s, lo conferma anche Maurizio Bulleri. Mi sembra una velocità sensata per reagire al rollio e allo stesso tempo non stressare la meccanica.
Comunque, pensando ai consumi mi fa una certa impressione vedere una lama scendere così verticalmente. L'effetto di sollevamento ha come contro un aumento della resistenza all'avanzamento.
Tempo fa avevano attirato la mia attenzione quelle pinne che si montano sul gambo del motore, chissà come sarebbe avere una sorta di foil regolabile ...scusate sono O.T.
Comunque, pensando ai consumi mi fa una certa impressione vedere una lama scendere così verticalmente. L'effetto di sollevamento ha come contro un aumento della resistenza all'avanzamento.
Tempo fa avevano attirato la mia attenzione quelle pinne che si montano sul gambo del motore, chissà come sarebbe avere una sorta di foil regolabile ...scusate sono O.T.
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Re: Lo stato dell’arte dei correttori di assetto
Efisio:
Colpivano la fantasia ma facevano più danno che altro. Sicuramente niente a che vedere con i correttori di assetto seri nè tantomeno con l'azione dei foils
...Tempo fa avevano attirato la mia attenzione quelle pinne che si montano sul gambo del motore, chissà come sarebbe avere una sorta di foil regolabile
Colpivano la fantasia ma facevano più danno che altro. Sicuramente niente a che vedere con i correttori di assetto seri nè tantomeno con l'azione dei foils
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Re: Lo stato dell’arte dei correttori di assetto
Potenza degli algoritmi o banale coincidenza, in questi giorni i vari social mi propongono con una certa insistenza l'Hydro-shield, una pinna che si monta sul gambo motore, ma SOTTO l'elica. Oltre l'ovvia funzione di protezione, decantano le solite cose... migliore velocità ai regimi intermedi, minori consumi, scia ridotta, cavitazione ridotta e minor delfinamento. L'unica lampadina che mi si è accesa è che memobon potrebbe montarlo come surrogato di un'elica di superficie
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Re: Lo stato dell’arte dei correttori di assetto
@efisio
Da catalogo gli zip-wake serie S che dovrei avere a bordo hanno un'estensione massima di 30 mm.
Considera che a velocità di crociera con mare calmo uno mi resta chiuso (0%) e l'altro a monitor vedo che resta aperto circa il 15% che sono 4.5 mm.
Poi dopo ci sono condizioni in cui si muovono entrambe.
In partenza restano aperti al 100% tutti e due finchè non arrivo in planata, dal setting restano aperti fino a 8.5 Knot per poi regolarsi in automatico all'aumentare della velocità.
Da catalogo gli zip-wake serie S che dovrei avere a bordo hanno un'estensione massima di 30 mm.
Considera che a velocità di crociera con mare calmo uno mi resta chiuso (0%) e l'altro a monitor vedo che resta aperto circa il 15% che sono 4.5 mm.
Poi dopo ci sono condizioni in cui si muovono entrambe.
In partenza restano aperti al 100% tutti e due finchè non arrivo in planata, dal setting restano aperti fino a 8.5 Knot per poi regolarsi in automatico all'aumentare della velocità.
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Re: Lo stato dell’arte dei correttori di assetto
Ciao Superciuk, è chiaro, si suppone di non viaggiare a 8kn in dislocamento per troppo tempo.
Mi piacerebbe sollevare un poco la poppa alla velocità di crociera, sono certo che guadagnerei in velocità e consumi. I correttori di assetto tipo zipwake non credo che facciano al caso mio, forse meglio dei flap da tenere un po' abbassati.
Mi piacerebbe sollevare un poco la poppa alla velocità di crociera, sono certo che guadagnerei in velocità e consumi. I correttori di assetto tipo zipwake non credo che facciano al caso mio, forse meglio dei flap da tenere un po' abbassati.
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