Gommoni e Motori

Comunque è interessante. Ho visto carrelli in alluminio ma in acciaio inox mai. Sarebbe interessante capire quale inox hanno adottato. Quello che mi sembra ancora più degno di nota è la protezione realizzata per le parti in acciaio al carbonio con zincatura a caldo + cataforesi più verniciatura epossidica. Ecco, questo si potrebbe già fare su quasi tutti i portabarca attuali. Agli effetti il traliccio zincato a caldo del 90% dei carrelli attuali, non soffre il problema della corrosione, e risolverli sulla componentistica che, generalmente, è zincata elettroliticamente, sarebbe un gran bel passo in avanti.
Comunque interessante, Grazie Nicola !

Lucamad:

Per il resto non vedo un progresso tecnologico, cambia il materiale ma il concetto di rimorchio TATS rimane quello cioè una chiavica.

Il progresso (ovviamente rispetto a quanto attualmente disponibile nel Bel Paese) non è nel "concetto di rimorchio TATS" ( ) ma nel materiale usato, nel processo di fabbricazione, nel/nei diversi sistemi di frenatura (non solo freni a disco ma anche centraline di comando dotate di sensori inerziali con comando freni elettroattuato). Tutto questo insieme ad idee presenti nelle migliori e più moderne realizzazioni nostrane:
- assenza di una "traversa" posteriore da smontare prima di procedere a varo/alaggio;
- utilizzo di luci a LED (peraltro "sommergibili" mantenendo la loro efficienza);
- passaggio del cablaggio all'interno degli scatolari per proteggerlo da danni e/o corrosione;

Non mi pare così poco.

Il sensore inerziale e comando freni elettroattuato su di un rimorchio non lo vorrei neppure in regalo mi fa venire in mente le innovative ruote del treno tedesco ICE, sulla carta una splendida idea che portava solo vantaggi nella pratica un centiaio di morti ed un viadotto abbattuto...

Sarebbe poi interessante sapere dove sono prodotti i telaidi quei rimorchi visto che un noto marchio di moto italiane i telai li fa produrre in Vietnam con un controllo della qualità critico.

Trusting is good but reading is better
N.d.R.: Col traduttore di Google non dovresti avere problemi

Francomaffio ha scritto: ↑13 settembre 2024, 17:13

mabbond ha scritto: ↑11 settembre 2024, 19:52 Ok Franco, ma poi cosa succede, per esempio, con la garanzia in caso di problemi?

Sui camper, la garanzia sulla meccanica la applica il costruttore (Fiat ad esempio).
Sull'allestimento il marchio del mezzo, ma su quello ci sono comportamenti diversi.
Però su un carrello i rischi sono molto contenuti.
Ciao Franco

In realtà la domanda era più "biricchina".
Nel senso che Fiat, o meglio Mercedes o WW, hanno tante filiali in Italia e la garanzia non è un problema.
Ma per un azienda che non ha un "service" in Italia....potrebbe essere un problema. Visto che le poche cose che monta quel carrello sono anche in acciaio.
Io forse parlo da scottato da satellite...

mabbond ha scritto: ↑18 settembre 2024, 12:26

Francomaffio ha scritto: ↑13 settembre 2024, 17:13

mabbond ha scritto: ↑11 settembre 2024, 19:52 Ok Franco, ma poi cosa succede, per esempio, con la garanzia in caso di problemi?

Sui camper, la garanzia sulla meccanica la applica il costruttore (Fiat ad esempio).
Sull'allestimento il marchio del mezzo, ma su quello ci sono comportamenti diversi.
Però su un carrello i rischi sono molto contenuti.
Ciao Franco

In realtà la domanda era più "biricchina".
Nel senso che Fiat, o meglio Mercedes o WW, hanno tante filiali in Italia e la garanzia non è un problema.
Ma per un azienda che non ha un "service" in Italia....potrebbe essere un problema. Visto che le poche cose che monta quel carrello sono anche in acciaio.
Io forse parlo da scottato da satellite...

Sono d'accordo, ti rispondevo relativamente ai camper.
Per i carrelli penso che non sia semplice per qualsiasi marca e non solo straniera, le aziende italiane sono di piccole dimensioni ed ovviamente l'assistenza è basata quasi esclusivamente sulla buona volontà del venditore.
Tu sei stato sfortunato immagino, ma i rischi su un "malfunzionamento" o difetto del carrello sono minori rispetto ad un'auto o ancor più di un camper.
Ciao Franco