La questione non ha una risposta riconosciuta "universale" . Il parere del presidente di Zar è quello di un costruttore, è pur sempre un parere di parte.
Non sempre poi il costruttore è disponibile a "ritubare" il battello ,o in altri casi il costruttore può essere troppo distante dal gommone su cui si dovrebbe intervenire.
La certificazione CE decade se si alterano i requisiti su cui si è ottenuta la certificazione del prototipo, quindi non ci devono essere modifiche strutturali o di galleggiabilità. In linea teorica, se il tubolare viene ricostruito da un cantiere terzo ma in totale conformità all' originale, i requisiti vengono mantenuti e la certificazione CE deve rimanere valida. Richiederne una nuova significherebbe ripresentare gli stessi calcoli e disegni sulla base dei quali la marcatura originale è stata ottenuta, oltre al non poco rilevante esborso verso un registro navale per il modulo di certificazione detto "post construction "; operazione priva di senso. Ovviamente per rifare il tubolare in totale conformità all' originale, bisognerebbe avere il progetto/specifiche dello stesso, cosa che il costruttore può rilasciare o meno al terzista a sua totale discrezione.
Agli atti pratici, i tessuti del tubolare non sono di tipi infiniti, così come la compartimentazione , inoltre gli stessi devono sempre rispondere agli standard ISO per qualità e robustezza, percui anche non avendo il progetto, un tubolatore esperto può comunque ricostruire un tubolare di cui ha le dime (es. il tessuto da sostituire). Paradossalmente, per evitare la questione e levarsi dai dubbi, la cosa più semplice sembra essere quella di non dichiarare la sostituzione dei tubi

Se invece si vuole stare più tranquilli, sarebbe opportuno chiedere al cantiere costruttore, qualora per vari motivi non sia conveniente fargli fare direttamente l' operazione, l' autorizzazione a far rifare i tubi da un' azienda terza, un "placet"