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Tuna Door
- bon_scott
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Tuna Door
Durante la primavera del 2023 ho sventrato la murata per consentire a mio padre, in sedia a rotelle con varie patologie, l'accesso più semplice possibile alla barca, tenendo presente l'unica possibilità consentita dal molo. La barca è del 2000 , quindi un eventuale danno permanente sarebbe stato poca cosa.
In sintesi: ho tagliato la murata con un seghetto a lama lunga, in modo da tagliare all'unisono esterno ed interno della murata, ho tappato i vuoti sulla murata e su quel che restava della rimanenza, la futura porta, ed inserito una cornice di rinforzo longitudinale per la murata in corrispondenza della base della porta. Le parti mancanti sono state realizzate in forex da 20mm , stuccate, e poi resinate.
Visto che in occasione del refitting del 2019 tutta la barca era stata verniciata con poliuretanica bicomponente (sopra il gelcoat), altrettanto è stato fatto in questa occasione, con lo stesso prodotto, direttamente sulla resina (non epossidica) e sul gelcoat.
Non è un lavoro a regola d'arte: sia la scelta delle operazioni da svolgere, sia la loro esecuzione, è dipesa dal fatto di avere solo quattro giorni di lavoro a disposizione;la barca è in rimessaggio a mille chilometri da dove trascorro l'inverno.
Per prima cosa ho disegnato su sketchUp quanto intendevo fare: Poi ho proceduto a tagliare la murata.
La foto illustra tre passaggi: taglio del gunwale in legno, tagli verticali, taglio orizzontale. Per quanto si possa andare diritti, alla fine qualche onda si forma, le ho riprese alla meglio con il flex (flash, smerigliatrice o comesichiamalei ). La rimanenza del taglio verrà poi impiegata, con una piccola modifica per eliminare lo spigolo in basso, come porta vera e propria. Della canaletta ignoravo l'esistenza, nel dubbio ho tagliato. All'interno, ho scoperto poi, un paio di cavi elettrici a collegare il nulla con il nulla.
In sede di progetto, avevo previsto la base della porta più in alta di 50mm, rispetto all'asse dell'ombrinale, poi in fase di realizzazione questa quota è aumentata. Chiunque abbia commentato la realizzazione della porta si è mostrato molto preoccupato potesse entrare acqua, se era prevista una guarnizione ed altre cose così. In realtà a valle della consolle la murata non serve a nulla da questo punto di vista: è solo, per così dire, contenitiva, dà sicurezza, ci infili sotto le ginocchia e ti senti protetto. Vi fosse solamente una battagliola non cambierebbe nulla, questa almeno la mia impressione dopo aver navigato per prova con condizioni dure… senza porta. Con prudenza, naturalmente.
Considerato il peso delle murate, relativamente alto rispetto al totale, e quanto influenzano il baricentro, ci sarebbe da riflettere su come, eventualmente, "eliminarle".
In sintesi: ho tagliato la murata con un seghetto a lama lunga, in modo da tagliare all'unisono esterno ed interno della murata, ho tappato i vuoti sulla murata e su quel che restava della rimanenza, la futura porta, ed inserito una cornice di rinforzo longitudinale per la murata in corrispondenza della base della porta. Le parti mancanti sono state realizzate in forex da 20mm , stuccate, e poi resinate.
Visto che in occasione del refitting del 2019 tutta la barca era stata verniciata con poliuretanica bicomponente (sopra il gelcoat), altrettanto è stato fatto in questa occasione, con lo stesso prodotto, direttamente sulla resina (non epossidica) e sul gelcoat.
Non è un lavoro a regola d'arte: sia la scelta delle operazioni da svolgere, sia la loro esecuzione, è dipesa dal fatto di avere solo quattro giorni di lavoro a disposizione;la barca è in rimessaggio a mille chilometri da dove trascorro l'inverno.
Per prima cosa ho disegnato su sketchUp quanto intendevo fare: Poi ho proceduto a tagliare la murata.
La foto illustra tre passaggi: taglio del gunwale in legno, tagli verticali, taglio orizzontale. Per quanto si possa andare diritti, alla fine qualche onda si forma, le ho riprese alla meglio con il flex (flash, smerigliatrice o comesichiamalei ). La rimanenza del taglio verrà poi impiegata, con una piccola modifica per eliminare lo spigolo in basso, come porta vera e propria. Della canaletta ignoravo l'esistenza, nel dubbio ho tagliato. All'interno, ho scoperto poi, un paio di cavi elettrici a collegare il nulla con il nulla.
In sede di progetto, avevo previsto la base della porta più in alta di 50mm, rispetto all'asse dell'ombrinale, poi in fase di realizzazione questa quota è aumentata. Chiunque abbia commentato la realizzazione della porta si è mostrato molto preoccupato potesse entrare acqua, se era prevista una guarnizione ed altre cose così. In realtà a valle della consolle la murata non serve a nulla da questo punto di vista: è solo, per così dire, contenitiva, dà sicurezza, ci infili sotto le ginocchia e ti senti protetto. Vi fosse solamente una battagliola non cambierebbe nulla, questa almeno la mia impressione dopo aver navigato per prova con condizioni dure… senza porta. Con prudenza, naturalmente.
Considerato il peso delle murate, relativamente alto rispetto al totale, e quanto influenzano il baricentro, ci sarebbe da riflettere su come, eventualmente, "eliminarle".
- bon_scott
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Re: Tuna Door
Chiusura delle parti rimaste aperte
Ho proceduto a realizzare delle sagome di cartone che ho poi riportato sul Forex da 20 mm e tagliato con seghetto alternativo. Una volta posizionate, sono state stuccate con lo stucco a VTR in modo da fissarle, riempire i buchi e rendere le superfici per quanto possibili rettilinee. Allo stesso tempo sono state smussate le superfici (lo so, per una lunghezza troppo breve) in prossimità delle aperture in modo da fornire ancoraggio alla VTR. Ho proceduto a dare la vetroresina in due fasi successive di bagnato su bagnato, con relativa carteggiatura intermedia. Sarebbe stato meglio fare tutto in un botta, ma ho dovuto procedere così altrimenti non avrei finito in tempo. In fine, dopo aver levigato alla meglio, al grido di preciso ma non pignolo, ho verniciato con poliuretanica bicomponente, la medesima tinta con cui avevo refittato un lustro prima, dandola su resina e gelcoat. Quasi non si vede, in realtà la vernice in cinque anni si è un pelo ingiallita.
Ho proceduto a realizzare delle sagome di cartone che ho poi riportato sul Forex da 20 mm e tagliato con seghetto alternativo. Una volta posizionate, sono state stuccate con lo stucco a VTR in modo da fissarle, riempire i buchi e rendere le superfici per quanto possibili rettilinee. Allo stesso tempo sono state smussate le superfici (lo so, per una lunghezza troppo breve) in prossimità delle aperture in modo da fornire ancoraggio alla VTR. Ho proceduto a dare la vetroresina in due fasi successive di bagnato su bagnato, con relativa carteggiatura intermedia. Sarebbe stato meglio fare tutto in un botta, ma ho dovuto procedere così altrimenti non avrei finito in tempo. In fine, dopo aver levigato alla meglio, al grido di preciso ma non pignolo, ho verniciato con poliuretanica bicomponente, la medesima tinta con cui avevo refittato un lustro prima, dandola su resina e gelcoat. Quasi non si vede, in realtà la vernice in cinque anni si è un pelo ingiallita.
- bon_scott
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Re: Tuna Door
Fissaggio Porta e Gunwale in legno.
La soluzione più brillante sarebbero state due cerniere, poste inferiormente alla porta in modo che essa stessa, una volta aperta, potesse fungere da passerella e consentire a mio padre l'accesso a bordo più semplice possibile. Però c'è un però: dove questa passerella si dovrebbe appoggiare resta sott'acqua con l'alta marea, quindi ho provveduto con quello che ho trovato e dei bulloni inox con esagono incassato. Quelli sulla porta sono fissi con il frenafiletti, mentre quelli sulle murate si svitano ed avvitano. Non praticissimo ma abbastanza funzionale, le femmine dei bulloni son quelle che si applicano con la rivettatrice. Per il Gunwale in legno, la cosa è più complessa insistendo in esso due portacanna, quello in plastica non pone problemi, l'altro potrebbe comportare uno sforzo non trascurabile. Un amico saldatore ha realizzato due fazzoletti in inox, cui ho aggiunto due viti da 4,5mm (in foto non ci sono ancora) tra legno e porta in direzione verticale. Ed ecco il totale Ed il video
La soluzione più brillante sarebbero state due cerniere, poste inferiormente alla porta in modo che essa stessa, una volta aperta, potesse fungere da passerella e consentire a mio padre l'accesso a bordo più semplice possibile. Però c'è un però: dove questa passerella si dovrebbe appoggiare resta sott'acqua con l'alta marea, quindi ho provveduto con quello che ho trovato e dei bulloni inox con esagono incassato. Quelli sulla porta sono fissi con il frenafiletti, mentre quelli sulle murate si svitano ed avvitano. Non praticissimo ma abbastanza funzionale, le femmine dei bulloni son quelle che si applicano con la rivettatrice. Per il Gunwale in legno, la cosa è più complessa insistendo in esso due portacanna, quello in plastica non pone problemi, l'altro potrebbe comportare uno sforzo non trascurabile. Un amico saldatore ha realizzato due fazzoletti in inox, cui ho aggiunto due viti da 4,5mm (in foto non ci sono ancora) tra legno e porta in direzione verticale. Ed ecco il totale Ed il video
Ultima modifica di bon_scott il 18 novembre 2024, 10:57, modificato 2 volte in totale.
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Re: Tuna Door

Il motivo della domanda lo immaginerai ma lo spiego anche ad altri eventualmente interessati:
1) ottenere una determinata colorazione RAL sul gel coat è possibile ma solo su ordinazione e per quantitativi consistenti (almeno 30 kg.) perchè i bicomponenti a base resine poliesteri come il gel coat hanno una durata di immagazzinamento molto breve e che risente anche di temperatura e umidità. Quindi ogni fornitura (specie di gel coat non bianco o nero) viene fatta su ordinazione;
2) riverniciare una carena con gelcoat è possibile ma è una procedura complessa in quanto i primi strati restano appiccicosi per l'adesione alle superfici sottostanti mentre gli ultimi devono essere additivati con paraffina in percentuali precise per ottenere una corretta finitura.
Quindi poter verniciare anche le carene con vernice poliuretanica, prodotta anche in piccoli quantitativi del colore desiderato, per esempio per dei ritocchi su parti deteriorate è una soluzione percorribile anche a livello amatoriale (vds. mia consolle autocostruita che mi riprometto di postare).
- bon_scott
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Re: Tuna Door
No no, il refitting riguardava la sola opera morta. Prima ho stuccato tutto quanto potevo, poi ho tolto gli adesivi, poi ho pulito e/o sgrassato con un prodotto specifico suggeritomi da chi mi ha venduto la vernice, infine ho dato 3 mani di poliuretanica bicomponente a rullo (quello di spugnetta). Nel mentre, ho rifatto l'antiscivolo con il KiwiGrip. L'anno successivo ho dato la poliuretanica bicomponente sul KiwiGrip. Quest'ultimo tende a lisciarsi in fretta e volevo preservarlo, forte che dove mi era caduta per sbaglio la vernice l'effetto antiscivolo mi sembrava uguale. In realtà quando è bagnato… un pochino si scivola. Peraltro non ho ritenuto di porre rimendio perché, nonostante il rischio di caduta di mio padre, grip ce ne è abbastanza. Ad anni di distanza direi che l'intervento è riuscito bene e che non si vedono bolle o sfogliamenti.
All'epoca, sempre per il discorso dei pochi giorni a disposizione, scartai l'idea di limitarmi a lucidare il gelcoat poiché per certe parti, ad esempio tappare le decine di buchi vari (4 per gli staccabatteria ed altrettanti per strumenti motore obsoleti, altri per passaggio timoneria ecc), me ne sarebbe servito del nuovo e come hai scritto giustamente il passaggio, preleva il campione di gelcoat, portalo al colorificio, fattelo fare, mi pareva troppo complicato.
Sull'opera viva, naturalmente, si può fare, ma è roba da professionisti qualificati. Dove si trova la barca ce ne è uno, che anni fa ha rifatto a gelcoat gavone di prua e parte interna delle murate, in modo perfetto, e parliamo di quindici anni fa. Il problema è che, essendo bravo, oltre che caro (ma in realtà a fare da sé si spende uguale), non ha un minuto libero prima del 2026.
All'epoca, sempre per il discorso dei pochi giorni a disposizione, scartai l'idea di limitarmi a lucidare il gelcoat poiché per certe parti, ad esempio tappare le decine di buchi vari (4 per gli staccabatteria ed altrettanti per strumenti motore obsoleti, altri per passaggio timoneria ecc), me ne sarebbe servito del nuovo e come hai scritto giustamente il passaggio, preleva il campione di gelcoat, portalo al colorificio, fattelo fare, mi pareva troppo complicato.
Sull'opera viva, naturalmente, si può fare, ma è roba da professionisti qualificati. Dove si trova la barca ce ne è uno, che anni fa ha rifatto a gelcoat gavone di prua e parte interna delle murate, in modo perfetto, e parliamo di quindici anni fa. Il problema è che, essendo bravo, oltre che caro (ma in realtà a fare da sé si spende uguale), non ha un minuto libero prima del 2026.
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- Abituale
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Re: Tuna Door
Mamma mia che lavorone. Posso solo che farti i complimenti, e spero che tuo padre se la sia goduta la barca con te!
- Francomaffio
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- Motore: Suzuki 140 CV
Re: Tuna Door


Usi una passerella mobile per imbarcare e sbarcare il genitore?
Ciao Franco
- bon_scott
- Abituale
- Messaggi: 39
- Iscritto il: 27 gennaio 2024, 20:17
- Gommone o barca: mimi 21 fisherman
- Motore: Yamaha 80FD
Re: Tuna Door
Sono riuscito ad inserire il video!Francomaffio ha scritto: ↑18 novembre 2024, 9:03![]()
Complimenti per il lavoro!
Usi una passerella mobile per imbarcare e sbarcare il genitore?
Ciao Franco
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- Messaggi: 19
- Iscritto il: 2 settembre 2023, 17:26
- Gommone o barca: Mar sea sp 100
- Motore: suzuki140
Re: Tuna Door
Bravo veramente.
- Paolo62
- Moderatore
- Messaggi: 298
- Iscritto il: 11 maggio 2023, 20:01
- Località: Ponte San Nicolò (Pd)
- Gommone o barca: A Noleggio
- Motore: vedi sopra
Re: Tuna Door
Complimenti, in primis per l'intenzione e la finalità. Poi, subito dopo, per la realizzazione !
Siamo qui per portare la nostra esperienza, le nostre idee, non per avere ragione!

