Progettazione, realizzazione e collaudo modifiche coperta Flyer 646 “Era Ora”
Inviato: 18 novembre 2024, 21:55
I nostri mezzi nautici sono lo strumento che ci consente di vivere forti e piacevoli emozioni che, nel tempo, diventano bei ricordi.
Mentre il mio fido Marshall M90RT è stato (dal 2002 al 2012) lo strumento di indimenticabili battute di pescapnea, il mio attuale Flyer 646 ha rappresentato (avendo dovuto abbandonare nel 2012 le immersioni per motivi di salute) un mezzo solido e confortevole per il mio turismo nautico carrellabile.
Le emozioni più piacevoli però me le ha donate dandomi modo di dare sfogo alla mia passione per il bricolage e la mia mania della personalizzazione (espressa anche nel mio precedente M90) finalizzata a renderlo un mezzo da Gran Turismo focalizzato sul comfort di navigazione, l’ergonomia e lo sfruttamento spinto delle ottime caratteristiche della sua opera viva.
Approfittando della pausa invernale e per colmare parte del vuoto creatosi con la perdita di tanti interessati post nel precedente Forum, ripercorro alcuni dei passaggi che hanno trasformato Era Ora nel mezzo attuale.
Parto con qualche immagine che illustra la coperta originale del Tekno Sport Flyer 646.
questa che segue è una versione molto più recente del mio (Flyer 6000) ma che rende bene l’idea dell’organizzazione di coperta (il mio ha il rollbar inox invece che in vtr.):
Una caratteristica che balza evidente è l’impostazione “automobilistica” degli spazi di coperta con almeno 8 posti a sedere entrobordo (non sui tubolari) di cui due rivolti indietro. Caratteristica positiva non comune per un RIB di 6,5 mt. classe 1999 ma che comporta una seduta “bassa” per il timoniere con conseguente ridotta portata visiva per le distanze medio-basse dalla prua.
Il problema è stato risolto radicalmente asportando (era fissata strutturalmente al pagliolato) la seduta del guidatore e sostituendola con un poggiareni di provenienza Pirelli PZero 880 Sport. Per intendersi parlo di questo gommone:
L’appoggiareni Pirelli, oltre che darmi un appoggio e una visuale migliore dello spazio acqueo antistante mi ha consentito di risolvere uno dei problemi organizzativi tipici su un RIB: dove metto l’anulare di salvataggio perché sia disponibile ma non intralci? All’epoca del mio Flyer l’unica marca ad essersi posta il problema (in quella classe di lunghezze) è stata MarCo con l’indimenticato 64.
Prima di montare il nuovo appoggiareni ho provveduto alla rimozione dal pagliolato della vecchia seduta originale. Ecco la foto relativa al taglio della base a filo del pagliolato:
Ecco qualche immagine nel nuovo acquisto prima e dopo il montaggio:
Come si può notare dalla traccia presente, la precedente seduta era strutturalmente solidale al pagliolato (avvitato con viti inox a bussole M6 in bronzo annegate nella struttura di carena sottostante) ma con una superficie di appoggio leggermente superiore. Prima di montare il nuovo poggiareni l’ho modificato ripartendo il volume interno in due parti sovrapposte (notare a sx tubino passaggio cavi elettrici ev. utility)
e, successivamente, montando un portello a doppia chiusura per rendere accessibile ed utilizzabile il vano inferiore:
Come già accennato ho realizzato un passaggio sottopagliolo/interno poggiareni per eventuali cavi elettrici-utility non limitandomi a forare ma fissando al tratto di pagliolato un manicotto (maschio) in vtr
Ho realizzato quindi un manicotto di diametro leggermente maggiore (femmina)
e l’ho resinato alla base dell’appoggiareni
In modo da inserirvi il “maschio” in fase di montaggio. Entrambi di altezza sufficiente ad evitare infiltrazioni d’acqua sotto il pagliolato e all’interno del poggiareni.
Non è però da sottovalutare la maggior sollecitazione esercitata nell’utilizzo (anche se in piedi) di un appoggiareni (tra l’altro con base di appoggio leggermente inferiore) rispetto a quella del precedente sedile biposto. Tale sollecitazione è concentrata su una superficie inferiore del pagliolato esponendolo al rischio di flessioni dinamiche indesiderate.
Per questo motivo ho deciso di irrigidire sia la superficie di fissaggio del poggiareni sia quella antistante su cui grava il peso di pilota e copilota.
Per il fissaggio del poggiareni ho utilizzato n. 10 bussole in ottone M6 avvitate con bloccaggio in resina un un rettangolo di compensato marino di betulla da 18 mm intriso di resina epox e fissato alla parte inferiore del pagliolato. Nelle bussole sono avvitate le viti M6 con rondella larga entrambe in acciaio inox.
Ho realizzato n.3 longheroni di irrigidimento in composito (polistirene rivestito da 3 strati di tessuto di vetro ed epox fissati anch’essi alla parte inferiore del pagliolato, in modo da rendere più resistente il tutto. Ecco le foto:
Pur essendo presente una guarnizione tubolare in neoprene a garantire la tenuta ermetica del sottopagliolo, vista la non giovane età di Era Ora ho aggiunto delle guarnizioni anulari in neoprene (in nero nella foto) sotto ognuna delle viti di fissaggio del pagliolato.
Mentre il mio fido Marshall M90RT è stato (dal 2002 al 2012) lo strumento di indimenticabili battute di pescapnea, il mio attuale Flyer 646 ha rappresentato (avendo dovuto abbandonare nel 2012 le immersioni per motivi di salute) un mezzo solido e confortevole per il mio turismo nautico carrellabile.
Le emozioni più piacevoli però me le ha donate dandomi modo di dare sfogo alla mia passione per il bricolage e la mia mania della personalizzazione (espressa anche nel mio precedente M90) finalizzata a renderlo un mezzo da Gran Turismo focalizzato sul comfort di navigazione, l’ergonomia e lo sfruttamento spinto delle ottime caratteristiche della sua opera viva.
Approfittando della pausa invernale e per colmare parte del vuoto creatosi con la perdita di tanti interessati post nel precedente Forum, ripercorro alcuni dei passaggi che hanno trasformato Era Ora nel mezzo attuale.
Parto con qualche immagine che illustra la coperta originale del Tekno Sport Flyer 646.
questa che segue è una versione molto più recente del mio (Flyer 6000) ma che rende bene l’idea dell’organizzazione di coperta (il mio ha il rollbar inox invece che in vtr.):
Una caratteristica che balza evidente è l’impostazione “automobilistica” degli spazi di coperta con almeno 8 posti a sedere entrobordo (non sui tubolari) di cui due rivolti indietro. Caratteristica positiva non comune per un RIB di 6,5 mt. classe 1999 ma che comporta una seduta “bassa” per il timoniere con conseguente ridotta portata visiva per le distanze medio-basse dalla prua.
Il problema è stato risolto radicalmente asportando (era fissata strutturalmente al pagliolato) la seduta del guidatore e sostituendola con un poggiareni di provenienza Pirelli PZero 880 Sport. Per intendersi parlo di questo gommone:
L’appoggiareni Pirelli, oltre che darmi un appoggio e una visuale migliore dello spazio acqueo antistante mi ha consentito di risolvere uno dei problemi organizzativi tipici su un RIB: dove metto l’anulare di salvataggio perché sia disponibile ma non intralci? All’epoca del mio Flyer l’unica marca ad essersi posta il problema (in quella classe di lunghezze) è stata MarCo con l’indimenticato 64.
Prima di montare il nuovo appoggiareni ho provveduto alla rimozione dal pagliolato della vecchia seduta originale. Ecco la foto relativa al taglio della base a filo del pagliolato:
Ecco qualche immagine nel nuovo acquisto prima e dopo il montaggio:
Come si può notare dalla traccia presente, la precedente seduta era strutturalmente solidale al pagliolato (avvitato con viti inox a bussole M6 in bronzo annegate nella struttura di carena sottostante) ma con una superficie di appoggio leggermente superiore. Prima di montare il nuovo poggiareni l’ho modificato ripartendo il volume interno in due parti sovrapposte (notare a sx tubino passaggio cavi elettrici ev. utility)
e, successivamente, montando un portello a doppia chiusura per rendere accessibile ed utilizzabile il vano inferiore:
Come già accennato ho realizzato un passaggio sottopagliolo/interno poggiareni per eventuali cavi elettrici-utility non limitandomi a forare ma fissando al tratto di pagliolato un manicotto (maschio) in vtr
Ho realizzato quindi un manicotto di diametro leggermente maggiore (femmina)
e l’ho resinato alla base dell’appoggiareni
In modo da inserirvi il “maschio” in fase di montaggio. Entrambi di altezza sufficiente ad evitare infiltrazioni d’acqua sotto il pagliolato e all’interno del poggiareni.
Non è però da sottovalutare la maggior sollecitazione esercitata nell’utilizzo (anche se in piedi) di un appoggiareni (tra l’altro con base di appoggio leggermente inferiore) rispetto a quella del precedente sedile biposto. Tale sollecitazione è concentrata su una superficie inferiore del pagliolato esponendolo al rischio di flessioni dinamiche indesiderate.
Per questo motivo ho deciso di irrigidire sia la superficie di fissaggio del poggiareni sia quella antistante su cui grava il peso di pilota e copilota.
Per il fissaggio del poggiareni ho utilizzato n. 10 bussole in ottone M6 avvitate con bloccaggio in resina un un rettangolo di compensato marino di betulla da 18 mm intriso di resina epox e fissato alla parte inferiore del pagliolato. Nelle bussole sono avvitate le viti M6 con rondella larga entrambe in acciaio inox.
Ho realizzato n.3 longheroni di irrigidimento in composito (polistirene rivestito da 3 strati di tessuto di vetro ed epox fissati anch’essi alla parte inferiore del pagliolato, in modo da rendere più resistente il tutto. Ecco le foto:
Pur essendo presente una guarnizione tubolare in neoprene a garantire la tenuta ermetica del sottopagliolo, vista la non giovane età di Era Ora ho aggiunto delle guarnizioni anulari in neoprene (in nero nella foto) sotto ognuna delle viti di fissaggio del pagliolato.