L' Akes 23 (ormai 25ft con l' estensione di carena aggiuntiva, 7.5 m x 2.5, 2000 kg) , era motorizzata con un singolo 250 optimax XS, con il quale toccava mediamente i 43 nodi a WOT con medio carico e carena pulita (ma con antivegetativa) e i 40 a fine stagione con carena sporca (perchè dalle nostre parti.. la vegetazione attechisce ANCHE sull' antivegetativa

Qui di seguito i rilevamenti Il “glorioso” 250 XS (potenza effettiva sui 270 cv) è stato poi sostituito con 2 Suzuki DF 140 BG , installati a novembre 2022 .
Dotati di eliche suzuki da 22 pollici, hanno fatto riportare i seguenti risultati: Questi i “meri dati numerici”.
I consumi quindi con la doppia motorizzazione si sono rilevati praticamente uguali a quelli ottenuti con la motorizzazione singola, ma con una velocità di crociera spostata verso il basso, nel range “teorico” tra i 15 e i 22 nodi, fino a 25 senza perdere troppo. Inutile dire che dall’ inizio sono stati parecchio apprezzati i miglioramenti “acustici”, così come la maggiore efficienza in manovra (e precisione, specie grazie alle manette elettroniche), stabilità in navigazione, sicurezza percepita.
Dopo 120 ore di utilizzo, ormai a fine stagione, 2000 e passa miglia fatte, tiriamo le somme, al di là dei meri “dati numerici”.
Punti a favore della doppia motorizzazione:
1)Prestazioni di punta a carico elevato: all’aumentare del numero dei passeggeri imbarcati, considerando anche la V molto profonda dello scafo, il decremento prestazionale del singolo è molto più marcato rispetto ai due Suzuki, che con 6 persone a bordo (belli massicci) e pieno di liquidi e viveri, perde solo 2 nodi a fronte dei 5/6 del mono.
2)Accelerazione: 0-30 nodi in 8 secondi scarsi, anche se il vantaggio è comunque contenuto
3)Consumi: in questo caso il 250 aveva un consumo leggermente inferiore o pari, considerando solo la benzina.. ma contando l’ olio per miscela , il doppio alla fine costa un pò meno . Non grandi differenze, se si considera il costo del cambio olio ogni 100 ore, ma una vittoria di misura.
4)Manovrabilità: se il controllo offerto dalla doppia motorizzazione è superiore certamente a un singolo, specie quando ci si infila in ormeggi stretti (funzione “carrarmato” on..) , la manetta elettronica aggiunge un plus, perché si possono regolare i giri con estrema precisione e senza resistenze; altra cosa, la timoneria è decisamente più morbida (stessa timoneria Ultraflex, solo con una barra di accoppiamento). La tendinite dovuta a timone duro non è ancora passata..

4)Andatura sul mosso: la stabilità conferita dalla doppia motorizzazione si fa sentire, così come la presa delle eliche e la capacità di tenere una bassissima velocità di planata, senza flaps, anche contro vento forte e onda ragguardevole (ben sperimentato, come al solito, nella gita estiva a Carloforte, con 2 metri di maestrale

Punti a favore della singola motorizzazione:
1)Prestazioni di punta con carico medio-basso: in termini di velocità pura, con assetto leggero, il 250 ha fatto rilevare 3 nodi in più peraltro con un assetto che era già predisposto per la doppia motorizzazione; senza l’ estensione di carena e il power lift aveva fatto registrare 47 nodi, in questo caso però non è un valore comparativo valido perché i 2x140 sono stati provati ovviamente solo sulla barca “allungata” e senza Lift. C’è anche da dire però che l’ Enertia era un’ elica all’ avanguardia, mentre per ora il “valzer delle eliche” coi 2 motori non è iniziato (e dubito inizierà) , e non mi sembra che le Suzuki inox standard, peraltro non ultimo modello, siano così avanzate prestazionalmente come l’ Enertia.
2)Velocità di crociera più elevata: qui il singolo 2T vince non di poco. Al di là dei consumi,quello che secondo me conta è anche la percezione del suono del motore al regime in cui lo si sente girar bene: l’ Optimax comincia ad avere un bel sound dopo i 3700 giri, e può tenere una velocità di crociera continuativa fino a 4500 giri circa, quindi tra i 24 e i 33 nodi; e 33 nodi sono un bell’ andare. A quella velocità peraltro non è nemmeno un motore rumoroso (diversamente da quando è a minimo o bassi regimi, dove strepita). I Suzuki “fischiano bene” e sono silenziosi fino a 4000/4200 giri, dopodichè i decibel aumentano vertiginosamente, (come tutti i 4 tempi) ; 4200 giri sono 24/25 nodi, quindi per stare nell’ ottimo confort per le orecchie è consigliabile non andare oltre. Nelle lunghe traversate questo si fa sentire abbastanza, con tempi di percorrenza che aumentano in modo non trascurabile. Per quanto mi riguarda, la velocità “classica” di crociera sta sempre sui 21/22 nodi, circa 3700/3800 giri. Il rapporto di riduzione dei suzuki è molto elevato, così come il regime max (6300), quindi seppure il motore potrebbe girare continuativamente a 4800 giri di crociera max, è un regime troppo elevato per un comfort sonoro apprezzabile.
3)costi di gestione: se il consumo non ha grandi differenze, c’è però da dire che i 4T necessitano di cambio olio (tra l’ altro quando si arriva alle 20 e 100 ore, il cicalino inizia a suonare fastidiosamente e non smette), i costi chiaramente dei tagliandi per 2 motori sono superiori a quello per uno solo , seppur più potente.
Questi sono dei dati oggettivi: rimane poi la “sensazione di sicurezza aggiuntiva, che vede prevalere una doppia motorizzazione rispetto a una singola , ma è un dato soggettivo.