Anche quest' anno è finalmente giunto il momento del varo , e della prova delle solite modifichine che a ogni stagione vengono implementate nel "giocattolo per grandi".
Per fare un riassunto, dato che l' archivio storico è andato perduto, la barca era motorizzata con un 200 cv optimax, una decina di anni fa avevo installato dei flaps "custom made", con piastre asimmetriche trapezoidali di grandi dimensioni, che resero il controllo dell' assetto molto più efficace, specie con vento al traverso e carico decentrato (leggasi passeggeri non dotati di piede marino). La regolazione avveniva manualmente ; l' escursione totale del pistone inoltre richiedeva una decina di secondi.
Più recentemente lo scafo è stato esteso con porzione di carena aggiuntiva e la propulsione è passata ai 2x140 Suzuki; sicuramente la doppia motorizzazione consente, utilizzando il trim anche in maniera asimmetrica, una certa regolazione dell' assetto. I flaps però non li ho mai più installati per una semplice ragione di ingombro: con due motori, non ci stavano.
Dopo due stagioni di utilizzo piuttosto intenso ne ho dedotto che i flaps non erano affatto necessari, su una carena come questa che plana instantaneamente, tiene una velocità di planata molto bassa con cabrata appena accennata, e non si inclina trasversalmente con vento laterale, a meno che non sia forte e comunque in maniera contenuta. Inoltre smanettare con doppia manetta e doppi flaps non è proprio così immediato, quando serve.
Queste le ragioni oggettive che rendevano non necessaria installazione di regolatori di assetto; però poi come spesso accade, prevale il fattore ludico nonchè la ricerca dell' ottimizzazione.
Ho quindi deciso di installare gli interceptor, precisamente gli Zipwake 450S. La scelta del 450 (invece del 300 che solitamente viene installata su queste dimensioni di barca, ricordo 7.5 x 2.5m) è stata da me calcolata per aumentare l' efficicacia senza alcuna controindicazione se non l' avere disponibile un' area da 45cm x 12 per parte, nella porzione inferiore dello specchio di poppa.
I vantaggi sulla carta:
-ingombri ridotti: niente piastre a vista o pistoni sporgenti, solo due piccoli parallelepipedi da applicare sullo specchio di poppa.
-regolazione automatica: e questa è una cosa molto utile; in condizioni di carico mal distribuito o mare mosso, il sistema regola automaticamente l' escursione delle lame per compensare le inclinazioni sia trasversali che longitudinali, il tutto gestito da una centralina elettronica interfacciata a inclinometri e GPS propri (la regolazione varia anche in base alla velocità)
-efficacia: rispetto ai flaps tradizionali, la completa escursione avviene in circa un secondo e mezzo, rendendo la regolazione molto più immediata.
Questo in teoria, ma in pratica?
Ho fatto un primo test in modalità automatica, che si attiva in maniera semplicissima, con un pulsante, senza configurare alcunchè (ma è possibile regolare "di fino" la curva di escursione in base alla velocità) , con mare piuttosto olio e vento leggero, e ne sono scaturite le prime conferme.
La velocità minima di planata è pura teoria, nel senso che la cabrata è inesistente, si passa dal dislocamento alla planata senza variazioni di incidenza.
Con 3 persone che si spostano all' improvviso tutte da un lato, il sistema azzera l' inclinazione traversale in pochi istanti.
Il sistema visualizza la percentuale di escursione della lama, ed essendo "zelante", lavora anche per correggere inclinazioni di zero virgola qualcosa gradi (ma si può escludere e gestire manualmente).
Queste sono state prime impressioni , su un test fatto un pò di fretta in condimeteo poco utili. Prossimo test, il mare mosso..

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Varo Akes 23 2025 e test Zipwake
- superciuk
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Re: Varo Akes 23 2025 e test Zipwake
Attendo più dati sulle prove, tu hai già provato bene le diverse condizioni prima dell'installazione, io li ho installati dalla nascita e l'ho usata praticamente quasi sempre con i flap in automatico.
Alla fine poi in crociera se si trova l'assetto con l'equipaggio seduto comodo intervengono anche poco, la tua foto dice a dx chiuso e a sx aperto 10%.
A volte basta poco per ottenere l'assetto migliore ( a seconda di come la pensa la centralina di controllo
)
Una cosa che ho notato è la velocità minima di intervento che mi pare aver impostato a 8.5 knot, sotto la quale mi restano aperti al 100% entrambe per poi autoregolarsi man mano che la velocità sale.
Alla fine poi in crociera se si trova l'assetto con l'equipaggio seduto comodo intervengono anche poco, la tua foto dice a dx chiuso e a sx aperto 10%.
A volte basta poco per ottenere l'assetto migliore ( a seconda di come la pensa la centralina di controllo

Una cosa che ho notato è la velocità minima di intervento che mi pare aver impostato a 8.5 knot, sotto la quale mi restano aperti al 100% entrambe per poi autoregolarsi man mano che la velocità sale.
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AKES 22wa v3+Suzuki 200 AP+ZipWake
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Re: Varo Akes 23 2025 e test Zipwake
in pratica sono dei freni, corretto?
se vai a canna e la barca non e' stabilissima quindi intervengono, le prestazioni peggiorano ?
grasie
se vai a canna e la barca non e' stabilissima quindi intervengono, le prestazioni peggiorano ?
grasie
Re: Varo Akes 23 2025 e test Zipwake
Mi fa piacere che pe rla regolazione dell'assetto ci siano sistemi che utilizzano le IMU presenti in qualsiasi cellulare per non parlare dei droni giocattolo, era ora.
Mi chiedo quando per i gommoni saranno adottati dei sistemi di rilevamento della pressione come quelli per i pneumatici delle auto ed un sistema di gonfiaggio automatico di serie.
Sul mio Zar ho realizzato un sistema di gonfiaggio e monitoraggio della pressione dove tutte le sezioni dei tubolari sono connesse.
Mi chiedo quando per i gommoni saranno adottati dei sistemi di rilevamento della pressione come quelli per i pneumatici delle auto ed un sistema di gonfiaggio automatico di serie.
Sul mio Zar ho realizzato un sistema di gonfiaggio e monitoraggio della pressione dove tutte le sezioni dei tubolari sono connesse.
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Re: Varo Akes 23 2025 e test Zipwake
Complimenti per l'upgrade che rende sicuramente più "scacciapensieri" la guida (mi sa che stai pensando di cedere il timone almeno saltuariamente a qualcun altro dell'equipaggio
).
Sicuramente sarà interessante verificare i cambiamenti nella percorrenza/consumi dovuti all'intervento dei correttori di assetto. Viste le caratteristiche della carena della "Lattina 2" più che in condizioni di mare forza olio, dove il miglioramento di assetto potrebbe solo limitarsi a correggere il maggior peso a poppa della bimotorizzazione (peraltro compensato, almeno parzialmente, dall'allungamento di carena) potrebbero esserci delle sorprese positive in caso di mare mosso dovute alla rapidità di intervento che dovrebbe ridurre la durata dell'azione "energica" dei correttori rispetto a quella svolta posizionando i due trim in posizione "comfort".

Sicuramente sarà interessante verificare i cambiamenti nella percorrenza/consumi dovuti all'intervento dei correttori di assetto. Viste le caratteristiche della carena della "Lattina 2" più che in condizioni di mare forza olio, dove il miglioramento di assetto potrebbe solo limitarsi a correggere il maggior peso a poppa della bimotorizzazione (peraltro compensato, almeno parzialmente, dall'allungamento di carena) potrebbero esserci delle sorprese positive in caso di mare mosso dovute alla rapidità di intervento che dovrebbe ridurre la durata dell'azione "energica" dei correttori rispetto a quella svolta posizionando i due trim in posizione "comfort".
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Re: Varo Akes 23 2025 e test Zipwake
Oggi ho avuto modo di fare un test più approfondito.
Intanto rispondo alle vostre osservazioni:
@Superciuk
Per ora non ho impostato nulla; infatti in automatico le lame sono estese al 100% già a minimo (inutile direi) e iniziano a ritrarsi dopo gli 8 nodi. Ritengo che una regolazione come hai fatto tu sia decisamente più utile.
@Memobon
Non funzionano come dei freni, nonostante possa sembrare così, ma funzionano invece in maniera quasi identica ai flaps. Quando la lama si estende, si crea un aumento di pressione la cui componente di portanza è preponderante rispetto alla resistenza, tant'è che a certe velocità, tipicamente quelle di inizio planata, ho notato che con le lame estese parzialmente il consumo diminuisce leggermente. Diverso è il discorso nei freni delle auto, in cui si crea unicamente resistenza di attrito. "A canna" non intervengono perchè nel mio caso l' assetto è dritto, certo è che invece, qualora ci fossero degli scompensi di assetto, tipicamente trasversali, interverrebbero leggermente per raddrizzare il mezzo. Se però vuoi davvero pensare a una correzione in tempo reale a velocità elevatissime, credo che il sistema Interceptor Seakeeper sia più efficace (ha un refresh molto più elevato, e costa proporzionalmente quel botto in più).
@Lucamad
è un pò OT ma esistono sui gommoni più grossi dei sistemi di gonfiaggio centralizzato con sensori di pressione.
@Blackfin
No non esageriamo, i vice comandanti per ora sono esautorati dalla guida
Dunque, tornando alla prova.
Ho trovato un pò di mare mosso e vento di scirocco al traverso: effettivamente gli interceptors in automatico lavorano il tanto giusto da azzerare l' angolo di rollio e proprio leggermente per ridurre il beccheggio, per cui la guida è effettivamente più comfortevole e "morbida". Un piccolo effetto collaterale invece è che le lame, quando vengono immerse, causano leggeri cambiamenti di rotta, quindi correzioni col timone più frequenti. Questo è poco percepito in caso di mare molto mosso, mentre di più con vento forte e onde piccole.
La prova di funzionamento più efficace l' hanno offerta al ritorno: una buona dose di scarogna ha decretato la schermata di allarme nel monitor del motore sinistro, con allarme "acqua nell' olio". Controllando i livelli ho notato che entrambi i motori non mostravano alcun segno di emulsione (il meccanico è stato allertato e spero in un responso non disastroso), in ogni caso per evitare eventuali problemi sono rientrato con un motore e l' altro sollevato, alla discreta velocità di crociera di 16 nodi, consumando 20 litri ora, con gli Zipwake che dosavano leggermente l' assetto mantenendolo perfettamente dritto e dunque alleggerendo significativamente il carico sul motore chiamato a "tirare la carretta" Direi sistemi promossi, e più efficaci rispetto ai flaps. Ora però sono più concentrato sul responso per l' allarme del motore sinistro
Intanto rispondo alle vostre osservazioni:
@Superciuk
Per ora non ho impostato nulla; infatti in automatico le lame sono estese al 100% già a minimo (inutile direi) e iniziano a ritrarsi dopo gli 8 nodi. Ritengo che una regolazione come hai fatto tu sia decisamente più utile.
@Memobon
Non funzionano come dei freni, nonostante possa sembrare così, ma funzionano invece in maniera quasi identica ai flaps. Quando la lama si estende, si crea un aumento di pressione la cui componente di portanza è preponderante rispetto alla resistenza, tant'è che a certe velocità, tipicamente quelle di inizio planata, ho notato che con le lame estese parzialmente il consumo diminuisce leggermente. Diverso è il discorso nei freni delle auto, in cui si crea unicamente resistenza di attrito. "A canna" non intervengono perchè nel mio caso l' assetto è dritto, certo è che invece, qualora ci fossero degli scompensi di assetto, tipicamente trasversali, interverrebbero leggermente per raddrizzare il mezzo. Se però vuoi davvero pensare a una correzione in tempo reale a velocità elevatissime, credo che il sistema Interceptor Seakeeper sia più efficace (ha un refresh molto più elevato, e costa proporzionalmente quel botto in più).
@Lucamad
è un pò OT ma esistono sui gommoni più grossi dei sistemi di gonfiaggio centralizzato con sensori di pressione.
@Blackfin
No non esageriamo, i vice comandanti per ora sono esautorati dalla guida

Dunque, tornando alla prova.
Ho trovato un pò di mare mosso e vento di scirocco al traverso: effettivamente gli interceptors in automatico lavorano il tanto giusto da azzerare l' angolo di rollio e proprio leggermente per ridurre il beccheggio, per cui la guida è effettivamente più comfortevole e "morbida". Un piccolo effetto collaterale invece è che le lame, quando vengono immerse, causano leggeri cambiamenti di rotta, quindi correzioni col timone più frequenti. Questo è poco percepito in caso di mare molto mosso, mentre di più con vento forte e onde piccole.
La prova di funzionamento più efficace l' hanno offerta al ritorno: una buona dose di scarogna ha decretato la schermata di allarme nel monitor del motore sinistro, con allarme "acqua nell' olio". Controllando i livelli ho notato che entrambi i motori non mostravano alcun segno di emulsione (il meccanico è stato allertato e spero in un responso non disastroso), in ogni caso per evitare eventuali problemi sono rientrato con un motore e l' altro sollevato, alla discreta velocità di crociera di 16 nodi, consumando 20 litri ora, con gli Zipwake che dosavano leggermente l' assetto mantenendolo perfettamente dritto e dunque alleggerendo significativamente il carico sul motore chiamato a "tirare la carretta" Direi sistemi promossi, e più efficaci rispetto ai flaps. Ora però sono più concentrato sul responso per l' allarme del motore sinistro
